Hel

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*Mint*
view post Posted on 16/2/2010, 17:12




Nella mitologia norrena, Hel o Hella (tradotto a volte come Nascosto altre volte come Morte) č la dea degli Inferi, figlia di Loki, dio dell'inganno, e di Angrboša, una gigantessa.
Suoi fratelli sono Fenrir il lupo e Mišgaršsormr il serpente marino. Si narra che quando venne al mondo la malattia colpģ per la prima volta l'umanitą e che lei stessa portņ nel mondo dei vivi il dolore e la disperazione.
Dunque, quando Odino venne a conoscenza che il perfido Loki aveva avuto dei figli, li bandģ nei pił remoti angoli del creato, perché facessero il meno danno possibile. Nonostante il regno che Odino le diede fosse gelido e orribile, Hel ne fu contenta e gli diede, in ringraziamento, una coppia di corvi: Huginn e Muninn. Odino le diede potestą su tutti coloro che il Valhalla non avesse accolto e dunque divenne regina dei morti senza onore, per malattia, incidente o vecchiaia, dei traditori e dei criminali. Fu grazie a questo che riuscģ ad ottenere uno sposo di sangue reale, il re svedese Dyggve, morto di morte naturale.
Il regno di Hel č omonimo alla dea (in modo analogo all'Ade greco). Si tratta di un luogo gelido al quale si accede attraverso la grande caverna Gnipahellir custodita dal feroce segugio Garmr. Superata la caverna, i defunti attraversano il fiume Gjöll sopra un ponte d'oro custodito dalla gigantessa Mošgušr. Reggia di Hel č il palazzo Éljśšnir nel quale vengono accolte le anime. In un luogo separato, detto Nįströnd, le anime degli assassini e dei traditori vengono torturate allo scopo di costruire la nave Naglfar (Nave di Unghie) sulla quale i morti torneranno per combattere nel giorno del Ragnarök.
Hel ha due servitori: Ganglati (pigro), Ganglöt (sciatta).
Hel esce raramente sulla terra, ma quando lo fa porta sventura e malattia: passa per le strade e nei villaggi e la gente di ammala all'improvviso. Se spazza la strada con un rastrello vi saranno sopravvissuti, se invece ha una scopa moriranno tutti.
Hel viene descritta come una donna in qualche modo duplice: con metą viso nero o cadaverico e l'altra metą normale. Questo potrebbe rispecchiare l'iter della sua figura nella mitologia. Nei tempi pił antichi, infatti, Hel fu la grande madre dea terra, che sfama gli affamati e dą loro ristoro, ma successivamente divenne molto simile ad un Plutone femminile e il suo regno divenne paragonabile all'Ade greco. Alcuni tratti della dea hanno suggerito a diversi studiosi di metterla in relazione con le caratteristiche di Parvati-Kalģ o di Persefone o, ancora, di Ecate.
Va inoltre notato che l'iter del pantheon norreno mostra i chiari segni di una passata predominanza femminile, comune a moltissimi culti in tutto il mondo, che cede il passo al dominio della figura maschile. La figura femminile diviene figlia dell'inganno, portatrice di caos, di inarrestabile furia distruttrice e sede di una legge terribile e incomprensibile al comune senso umano. La figura maschile viene a rappresentare il razionale, la legge comprensibile, il valore in battaglia. Questo passaggio diviene molto marcato in concomitanza con l'incontro con il Cristianesimo che sostiuirą, nei vari Pantheon, le dee femminili con Maria, madre di Dio, cardine di salvezza da ogni sventura.

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